Il caso Portoghese: un modello per la sinistra

 

-di MAGDA LEKIASHIVILI-

La Foundation for European Progressive Studies (Feps) e la ResPublica Foundation hanno presentato la settimana scorsa il lavoro di una ricercatrice, Ana Rita Ferreira (dottorato in scienze politiche, Istituto di Studi Politici dell’Università Cattolica Portoghese) che spiega attraverso una accurata analisi i modi in cui il Portogallo è riuscito a rompere gli schemi di governo dominanti interpretandone uno nuovo e senza precedenti. Il lavoro – La soluzione governativa portoghese: la “quarta via” della politica socialdemocratica? – descrive la soluzione alla crisi politica trovata a Lisbona provando a spiegarne l’attualità e la validità in termini di modello per il XXI secolo.

A partire da novembre 2015 il Portogallo ha avviato un esperimento storico costituendo un governo di sinistra guidato dal primo ministro Antònio Costa, del Partito Socialista (Ps). La situazione sociale ed economica al momento dell’ascesa al potere era così drammatica che i partiti di sinistra si convinsero a sostenere un esecutivo che nelle intenzioni del Ps doveva rompere con il paradigma dell’austerità e dell’impoverimento proposto dalle ideologie dominanti.

Dopo quasi due anni la vicenda portoghese dimostra che in Europa sono praticabili soluzioni politiche alternative. I partiti di sinistra possono trovare punti di intesa strategici per avviare programmi diversi (e contrapposti) da quelli proposti dalla destra valorizzando gli aspetti ideali che uniscono e accantonando quelli che dividono.

Il lavoro è arricchito anche dall’illustrazione di dati statistici che spiegano come e perché da due anni a questa parte il Portogallo è governato da una “coalizione di sinistra” (grafico in basso). Il Partito Socialista, il partito portoghese di centro-sinistra, governa il paese con il sostegno parlamentare di altri tre partiti di sinistra: il Blocco della Sinistra, il Partito Comunista Portoghese e il Partito Ecologista i Verdi (Pev). È la prima volta che viene formata un’alleanza simile in Portogallo. Le principali misure prese dal governo socialista si ispirano a una chiara linea progressista in un momento in cui nel resto dell’Europa resiste ancora un’egemonia ideologica liberal – conservatrice.

Secondo l’autrice, il caso portoghese dovrebbe essere preso in considerazione nelle interpretazioni delle attuali politiche socialdemocratiche. Infatti, l’esame della soluzione portoghese può aiutare i progressisti a livello europeo per trovare nuovi modi per dare concretezza al percorso programmatico dei partiti di centro-sinistra e, quindi, consentire loro di rafforzare la posizione a livello elettorale. Il modello di coalizione di sinistra può avere un’altra importante conseguenza nei sistemi politici: far diventare i partiti di sinistra più pragmatici e responsabili delle loro proposte e posizioni, soprattutto nei paesi in cui non hanno mai contribuito alle soluzioni governative e hanno assunto solo un ruolo di protesta.

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