Treni in Puglia a 50 km orari: perché non la diligenza?

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Per proiettare l’Italia della pubblica amministrazione nel futuro cybernetico, Matteo Renzi è andato direttamente alla Silicon Valley per ingaggiare (in maniera totalmente gratuita e per questo va reso merito a lui e soprattutto al diretto interessato) un supermanager, Diego Piacentini, che ha lavorato con Steve Jobs alla Apple e con Jeff Bezos ad Amazon. Nel frattempo, dopo il disastro ferroviario dello scorso luglio 12 luglio avvenuto sulla tratta tra Andria e Corato, in Puglia è stata diramata una circolare che a partire da oggi impone ai treni locali impegnati su linee priva Scmt (sistema controllo marcia treno) di viaggiare a una velocità massima di cinquanta chilometri orari. I pendolari coinvolti non sono proprio pochi visto che la circolare finisce per riguardare due linee delle Ferrovie del Gargano, sei della Sud-Est (azienda che, come si disse tempo fa per l’Acquedotto pugliese, ha dato più da mangiare che da viaggiare) e tre della Ferrotramviaria (quella coinvolta nel disastro con ventitré morti). La modernità nel nostro paese è decisamente strabica: grandi progetti e miserabili soluzioni. C’è un ultimo passo, in ogni caso, che può essere valutato e compiuto per evitare il ripetersi di eventi tragici come quello dello scorso mese di luglio: tornare alla diligenza.

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