IBIS REDIBIS

JOB ACT-GIUSEPPE TAMBURRANO-

Ai soldati romani che andavano in guerra e si rivolgevano alla Pizia per conoscere il loro destino, la sacerdotessa rispondeva “Ibis redibis non morieris in bello”. Dipendeva da dove veniva posta la virgola, avanti o dopo il “non” per avere risposta positiva o negativa. Così fa il governo!. C’è la “ripresa”? Si e no. Per Renzi c’è, per gli osservatori indipendenti invece non c’è. Ed è un balletto di cifre. Se vi interessa la mia opinione, economia e occupazione vanno male ad onta dei regali che Renzi fa, del job’s act, delle decontribuzioni, del quantitative easing di Draghi.

La ragione fondamentale è politica ed è duplice: primo Renzi non ha una linea chiara e coerente ma va a tentoni su un arco vasto di problemi diversi, da quelli istituzionali a quelli economici che provocano oscillazioni nei gruppi parlamentari. Manca completamente di una politica europea ed estera a differenza dei più importanti paesi europei (Germania, Francia, Inghilterra) non ostante che l’Italia sia la più esposta ai fini aggressivi dell’Isis in Libia e in Tunisia. Parla, sa parlare, assicurare ma purtroppo sotto il fluente eloquio non c’è gran che.

Ha scritto Dario Di Vico sul Corriere della Sera del 3 dicembre: “Siamo reduci dall’ennesima querelle sui decimali di incremento del Pil e ne usciamo fuori con la netta sensazione che la ripresa economica sia lungi dal decollare”. Lo stesso può dirsi per l’occupazione, soprattutto giovanile: tra perdita del posto, abbandono del lavoro (di quelli che hanno perso ogni speranza) il saldo è negativo; ed inoltre quattro pensionati su dieci vivono con meno di mille euro al mese.

In questa situazione sarebbe necessaria come l’aria una opposizione di sinistra. Ma Renzi non è solo il capo del governo (privo di investitura elettorale) è anche il capo del partito sedicente di sinistra, il PD (nella tanto vituperata prima Repubblica questo cumulo è stato rarissimo).

Qualcuno tenta di dare vita ad un “vero” partito di sinistra: ma sono quattro gatti che non si chiedono che cosa può e deve essere oggi la sinistra. Intanto la propensione all’astensione cresce (siamo vicini al 50 per cento degli elettori, tenendo conto anche delle schede bianche e nulle). E cresce la probabilità che con la legge elettorale che vuole Renzi, egli sia sloggiato da palazzo Chigi da Cinque Stelle: quod deus avertat…. Completo la frase: ibis redibis non, morieris in bello.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “IBIS REDIBIS

  1. Manca una cultura di Governo,che il Psi e l Dc avevano. Manca tutto nel nostro Paese. Il Pci e i sui derivati, pur di ottenere il Potere, non hanno esitato a distruggere ciò che in effetti, hanno sempre combattuto e ostacolato : il Riformismo Socialista. Le conseguenze del crollo politico del Pci ridotto a una comparsa nella Dc residua di catto-cumisti, ha portato alla situazione attuale. Nocche possiamo fare, se non cercare di mantenere vivo il nostro senso dello stato e pensiero di un benessere del Paese, se non scrivere o mantenere fresco il desiderio di partecipare, nei nostri limiti? Nel tuo scritto, avverti la necessità di una politica di sinistra, infatti già da tempo anche io dico che non esiste in Italia quello che ritengo il VERO partito di Sinistra( il Psi ). I nostri personalismi, oggi possiamo dirlo, nel partito hanno sì contestato spesso la leadership , ma sono anche stati stimolo di consolidamento delle nostre idee. Nelle sezioni, ora che ci ripenso e metto a confronto le discussioni che persone semplici e impegnate facevano, erano di gran lunga più profonde e politiche dei discorsi o interviste che dobbiamo subire ogni giorno. Ci sono diverse Fondazioni che si rifanno al Psi. E’ così impossibile organizzare un grande evento politico coordinando le Fondazioni, dove si mette in evidenza che siamo VIVI e sappiamo cosa DIRE? Poi qualcosa succederà..

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